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Le  Arti Marziali come equilibrio interiore

Noi non intendiamo le Arti Marziali come mezzo per offendere o per avere supremazia, chi viene con noi le impara da un punto di vista interiore, un modo per conoscere se stessi e i propri limiti, per amare e rispettare tutte le creature, raggiungere l'Armonia.

Una crescita parallela del corpo e della mente, dell'onore e della compassione per evitare gl scontri fisici e affrontare il dialogo per scelta interiore e non per paura.

Il Ninjutsu.​

Il Ninjutsu è un'arte di guerra nata in Cina come evoluzione di un'arte ancora più antica proveniente dall'India e sviluppatosi poi in Giappone nelle regioni di Iga e Koka dal 500 d.C. ; non esiste un termine occidentale che possa tradurre la parola ninjutsu si potrebbe azzardare “L’arte dell'invisibilità o del mistero”
I compiti di un ninja erano divisi in due categorie, lo spionaggio e il sabotaggio, il ninja raccoglieva informazioni sul nemico pensando poi a come indebolirlo per batterlo, senza combattere direttamente perché doveva riportare indietro tutte le informazioni.

La leggenda attribuisce a un uomo di nome Otomono Sahito di essere stato il primo Ninja in Giappone fondendo l'arte cinese con il Shugendo, una pratica di montagna adatta al Paese.

Hattori Hanzo, Momochi Tambanokami e Fujibayashi Nagatonokami sono i tre grandi maestri Iga Ninja, Hattori controllava l'occidente di Iga, Momochi controllava il meridione di Iga e Fujibayashi controllava il nord, del suo gruppo fece parte Fujibayashi Yasutake, l'autore del testo tradizionale Ninjutsu "Mansen Shukai", che insieme a "Shoninki", e "Hiden Shinobi" sono i Tre Grandi Libri del Ninjutsu.
I ninja in passato venivano chiamati in molti modi, erano esperti del fuoco, delle bombe fumogene, e delle frecce infuocate, degli esplosivi e delle polveri abbaglianti e abili nella magia delle illusioni.

Le capacità nella corsa venivano utilizzate per la rapida trasmissione delle informazioni, capaci di percorrere di corsa oltre 100 km al giorno usando il metodo di respirazione chiamata "respirazione duale.

A causa del loro lavoro sui tetti il ninja doveva costantemente allenare le dita con le balle di riso dal peso di circa 60kg. per essere in grado di sollevare se stesso, i Ninja erano dei geni di mimetizzazione e di camuffamento, da questo deriva il loro nome.

Strumenti utilizzati dai ninja

La più famosa delle armi ninja è lo shuriken, ma per non essere riconosciuti, utilizzavano gli attrezzi agricoli tipo il Kama (falcetto), il Tebo (Staff), il Gotoku (Treppiede)

Hibashi (pinze di Fuoco), Ryuta <Kaginawa> (rampino), Ashikagi (ganci ai piedi), Manto (forbici), Kadoyubi / tekagi (ganci alle punte delle dita della mano ), Makibishi: oggetti sparsi lungo la strada durante la fuga per ostacolare gli inseguitori, Kunai: lama e strumento utilizzato per scavare, Tsubokiri: lama a due punte utilizzato per aprire buchi nel terreno, Shikoro: Lama per il taglio di alberi e molto altro...

la cerbottana era un'arma ottimale per un ninja, utilizzata per la caccia e per altri scopi, ma per non destare sospetti, hanno usato i flauti modificati.

Gli aghi sono stati utilizzati in un'ampia varietà di modi, tenuti senza destare sospetti, l'ago è stato il più utile di tutti gli strumenti per il ninja.

l'abbigliamento dei Ninja era leggero per non impedire i movimenti, colore blu notte o grigio scuro per non essere visto di notte.

Per affrontare la fame e la sete si portavano dietro la "Palla sete" fatta dalla polpa di prugne schiacciato, messo con segale cornuta (un fungo che cresce sull'erba) e lo zucchero cristallizzato trasformato in una palla e la "Sfera di fame" fatta con carote, farina di grano saraceno, farina di frumento, l'igname, la radice di liquirizia, e farina di riso che è stato intriso per tre anni.
Quando si era asciugata ,la dimensione della miscela era circa un nocciolo di pesca.

Il  Thaiji  o  Thai Chi Cuan

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Il Karate​

L'arte cinese del combattimento ha avuto un ruolo d'importanza primaria nella formazione del karate, introdotta a Okinawa attraverso viaggiatori venuti dalla Cina a più riprese dal 1300 e praticata dai cinesi che abitavano nel villaggio di Kume.

Nel secolo XV preso possesso di Okinawa, il re di Ryu-kyu, dopo aver elevato al rango di nobili gli antichi capi locali, proibisce a tutto il popolo di portare armi; fra i nobili per reazione, si sviluppò un'arte di combattimento a mani nude tenuta segreta, grazie anche alla collaborazione dei mercanti cinesi che si guadagnarono stima presso i nobili e dei privilegi nel campo degli affari nel regno di Ryukyu.

Poco per volta si formarono delle reti di trasmissione esoterica dell'arte marziale, sempre concepita come un segno di privilegio, oltre che dal fatto che la dominazione di Satsuma controllava l'armamento della popolazione, ma nel corso dei secoli XVII e XVIII, i vassalli si impoverirono e una parte si orientò verso l'artigianato o il commercio, e infine verso l'agricoltura per sopravvivere, il rimescolamento sociale allargò la cerchia dei praticanti, pur restando sempre confinata fra i confini di Kume.

A partire dal secolo XIX, alcuni anni prima della guerra dell'oppio, la chiusura del villaggio di Kume si attenuò, l'arte del combattimento a lungo nascosta, cominciò a uscire fuori sotto il nome di Xaha-te, poiché questo villaggio dipendeva dalla città di Naha.

L'arte trasmessa da Matsumura, che è pervenuta fino a noi, era formata dalla pratica dell'arte giapponese della spada della scuola Jigen-ryua e all'arte cinese del combattimento.

Le scuole tradizionali di Xaha-te risalgono all'insegnamento di Matsumura e dei suoi contemporanei a partire dal secolo XIX, queste scuole prenderanno il nome della località dove risiedevano gli adepti:

Shuri-te per designare la scuola di Matsumura, che si sviluppa attorno al palazzo,

Tomari-te per designare un'altra scuola che si sviluppa nella città vicina

Naha-te per designare la scuola dei cinesi del villaggio di Kume che faceva parte di Naha.

A causa del crollo di Kume nel 1879 dovuto all'influenza dello Stato giapponese moderno, l'arte del combattimento diventa più aperta.
Kanryo Higaonna, nato a Naha nel 1852, parte per la Cina per studiare più approfonditamente l'arte del combattimento, dopo una permnenza di quindici anni ritorna a Kume e fonda la scuola Naha-te perfezinata da un suo allievo Chojun Miyagi che andò a studiare in Cina come il Maetro fondando poi una sua scuola chiamata Goju-ryu.

A. Itosu nel 1901 introducendo quest'arte nell'educazione scolastica, inizia la grande svolta della storia del karate, che darà forma al karate moderno come lo conosciamo ai nostri giorni. L'importanza di questo cambiamento è considerevole, perché prima l'insegnamento del karate era una pratica individualizzata, in cui il maestro guidava uno o due allievi alla volta, mentre con l'adozione di questo nuovo sistema divenne anche una formazione di massa o di gruppo ispirandosi ai metodi di formazione dei soldati che il Giappone stava importando dall'Europa.

A scuola un solo insegnante dirigeva numerosi allievi gridando un comando per ogni gesto da eseguire, cosa che non esisteva nell'insegnamento tradizionale del karate. A. Itosu elaboro, a partire dalle sue prime esperienze con gli scolari, dei kata destinati all'insegnamento scolastico. E a questo scopo che compose dapprima i tre kata "Naifanchi" a partire dal Naifanchi classico, poi i cinque kata "Pinan". Classifico questi kata secondo una gradazione indicata con il suffisso "dan": Naifanchi shodan, nidan e sandan e Pinan shodan, nidan, sandan, yodan e godan. L'impiego del termine "dan", che significa grado, o livello, per classificare i kata gli era stato suggerito dal suo maestro Sokon Matsumura partendo dal sistema di catalogazione dei kata di spada del Jigen-ryu nel quale si applica il sistema dei "dan" per la classificazione degli esercizi. L'insegnamento del karate nella scuola e stato, ai suoi inizi, assicurato principalmente dai due allievi di Itosu, Yabu e Hanashiro. Itosu e i suoi allievi dovettero apportare numerose rettifiche ai vecchi modi di praticare, è il paradosso del karate, di continuare a evolvere pur dando l'apparenza di un'arte pervenuta alla stabilita di una lunga tradizione.

Il  Qi Gong

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Il Kung Fu   Wushu

In Cina nacquero i primi Monasteri buddhisi, furono edificati nel sud della Cina e uno dei primi ad essere costruito in epoca Wei nella regione Song Shan fu il tempio di Siu-lam.

Altri templi appartenenti allo stesso ordine furono edificati anche al nord dove nella lingua mandarina (pechinese Buthong-Hua) Siu-Lam si trasformo’ nel piu’ conosciuto Shaolin.

Il monaco buddista “TAMO” ( o BODHIDARMA), trasferitosi in Cina per diffondere la scuola buddista di meditazione conosciuta come CH’AN o ZEN, era figlio del principe indiano Suganda che fece istruire Ta Mo con la filosofia, la religione e le arti da combattimento dal maestro Praynatra. In questo periodo il Buddismo si divide in due rami: Mahayana e Inayana. In Cina il Buddismo Inayana è quello che si sviluppò più facilmente, mentre quello Mahayana viene portato da Ta Mo e si trasformerà in Dyana (Buddismo del Diamante).

Diede origine alla prima congregazione di monaci, Bodhidarma creò degli esercizi provenienti da tecniche yoga descritti in due trattati:
-I Chin Ching (trattato sul movimento dei tendini)
-Hsi Sui Ching(trattato sul lavaggio del midollo osseo)
Creò inoltre anche un’altra serie di esercizi: “Le 18 mani di Buddha”.
Questi esercizi erano vere e proprie tecniche a mani nude e rappresentano il nucleo delle tecniche dello stile Shaolin.

Nel suo viaggio Ta Mo arriva al monastero di Shaolin dove trova dei monaci indeboliti dal troppo pregare, così inizia ad insegnargli la ginnastica basata sugli animali che comprendeva circa 18/24 esercizi chiamati Ching Ching Ta Mo. Con la pratica e la costanza i monaci si trasformeranno in monaci-guerrieri che diventano una leggenda e perfino l'imperatore li chiamava per risolvere casi di estrema gravità.

I monaci di molti tempi iniziarono a praticare le Arti Marziali come parte della loro disciplina, cosa molto utile dal momento che vivevano in posti isolati pieni di banditi, anni di duri allenamenti e privi di ogni tentazione proveniente dal mondo esterno trasformarono i monaci in formidabili guerrieri, sia nel fisico che nello spirito.
Gli ultimi tre secoli del primo millennio sono considerati l’era d’oro della cavalleria: le Arti Marziali divennero popolari e raggiunsero un livello tecnico elevato.
L’opera dei grandi maestri perfezionarono sempre più le tecniche e resero famoso il nome Shaolin.
Persino l’imperatore Chao K’uang Yin (soprannominato T’ai Tzu) creò lo stile T’ai Tzu Ch’ang Ch’uan, ancora oggi sinonimo di Shaolin.
In questo periodo visse Yueh Fei un altro grande maestro abile nel uso della lancia, famoso per aver creato Pa Tuan Chin otto esercizi di ginnastica praticati ancora oggi dai praticanti di kung fu.
Durante questa dinastia si sviluppò anche il Mi Tsung-i Ch’uan (pugilato dell’arte di far perdere le tracce), caratterizzato da tecniche circolari, rapide e con cambi di direzione imprevedibili.
Durante la dinastia Ming fu creato il Pa Chi Ch’uan (pugilato delle otto direzioni) caratterizzato da attacchi e spostamenti rettilinei, mentre il maestro Pai Chin Tou creava lo stile Mei Hua Ch’uan (pugilato del fiore di prugna, che è il simbolo della Cina e dello Shaolin).
Intorno al 1500 il maestro Chueh Yuan convinto che fosse necessario rinnovare il sistema riordinò lo Shaolin in 72 tecniche fondamentali, ma non convinto di quello che aveva fatto si mise in viaggio per la Cina alla ricerca di maestri.
Secondo una leggenda incontrò Li Sou che a sua volta gli presentò PaiYu Feng. Il monaco li convinse a seguirlo al monastero ed insieme misero a punto il nuovo sistema diviso in 170 tecniche e 5 forme basate sugli atteggiamenti di 5 animali: tigre, drago, gru, serpente e leopardo.
Nello stesso periodo lo Shaolin fu esportato nell’isola di Okinawa dando origine al Karatè.
Nel 1640 scoppiò una rivolta che fece cadere l’ultimo imperatore Ming: le tribù mancesi ne approfittarono subito, dando origine all’ultima dinastia, i Ch’ing.

Dall'840 all'846, durante la dinastia Ming c'è la persecuzione del Buddismo e furono distrutti 4500 monasteri. Dal 1550 inizia l'invasione dal Nord con i Manchu (Mongoli), così per ragioni difensive l'accesso al monastero, prima infatti era difficilissimo entrarvi e se si fosse riusciti in tale intento, potevano passare anni prima che all'allievo fosse insegnato il Kung Fu, ed ancor più difficile era uscire dal monastero in quanto bisognava superare prove difficilissime; fino ad arrivare a quella che avrebbe lasciato al monaco il segno indelebile di Shaolin sugli avambracci; questa prova consisteva nel trasportare un braciere di 100 Kg. per molti metri cosicché sarebbero rimasti impressi la tigre e il drago sugli avambracci.
A causa della flessibilità maggiore entrò una spia che portò alla distruzione del monastero nel 1642/44 perché riuscì ad aprire, in una notte, il monastero da dentro.
Solamente sette monaci riuscirono a scappare continuando il loro lavoro di studio. I cinesi volevano riportare al potere la dinastia Ming e per questo motivo formarono delle sette segrete come la tigre nera, il loto bianco, la triade,... dove erano presenti i più grandi maestri di Kung Fu.
Il tempio era un centro di resistenza: i monaci non perdevano occasione per battersi contro i nemici, mentre un maestro si recò in Giappone per chiedere aiuto.
I giapponesi non si imbarcarono, anzi convinsero il maestro a restare ed insegnare loro le sue tecniche, contribuendo alla creazione del Ju Jitsu.
Questa decisione costò cara al tempio perché nel frattempo in Cina l’esercito marciò verso il tempio e dopo una sanguinosa battaglia riuscì a conquistarlo e a distruggerlo.
Dal 1800 le scuole di Kung Fu furono vietate e solo dopo la seconda guerra mondiale le riaprirono.

Nel 1900 ci fu la rivolta dei boxer contro gli occidentali, chiamati così perché i capi praticavano lo shaolin e facevano parte della setta segreta dei Pugni Armoniosi che finì nel 1911 con la caduta l’ultima dinastia.

Cho bo  e  Hanbo

chobo (bastone lungo) e hanbo (bastone corto).il tuo testo e modificarlo. Sono un ottimo luogo per scrivere. Racconta una storia e condividila con i tuoi utenti.

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